L’equilibrio tra essere te stesso sul web e fare personal branding

Personal branding: usa il networking e sii te stesso

Cosa vuol dire essere se stessi con i propri amici su FB o Instragram mettendo da parte il lato professionale? Se lavori sfruttando questi strumenti per far conoscere la tua azienda o il tuo lavoro da professionista online, il fatto di mostrare il vero te stesso danneggerà il tuo personal branding?

Ci sono Amici e amici

Quante domande e tutte con un loro peso se ci pensi. Ciascuno di noi nella propria vita, al di fuori di internet, ha delle persone attorno con cui ha un determinato legame che non ha niente a che vedere con i fantomatici amici della bacheca di facebook o dei follower di instagram. Con tutta probabilità potrai avere 100, 1000 e 10.000+ amici ma non avranno questo sacro appellativo. La parola amici che leggi su facebook non li fa diventare in automatico tali. Mi pare giusto ricordarlo.

Legami utili per il lavoro

Le amicizie sui social network sono una rete di conoscenze più o meno effimere. Alcune sono nate dal fatto che sul web puoi trovare altri appassionati come te di grafica, di realizzazione siti, di fotografia o di Star Wars, ad esempio. Però è anche vero che grazie alla rete, puoi dare più visibilità al tuo personal branding aumentando la tua fama e reputazione.

Puoi usare questi legami per fare del networking che dia frutti dal punto di vista lavorativo come: collaborazioni con pr, partecipazione a dei progetti innovativi, migliorare l’autorità e il sapere nel tuo campo, scambiare informazioni, raggiungere nuovi clienti grazie al lavoro con gli influencer. E di solito qua ti consiglierei di non sgarrare. Mostra, sopratutto nelle tue pagine professionali, il tuo lato da professionista e da umano seguendo un po’ di coerenza dato che sul web la prima impressione conta sempre. Se alle tue pagine professionali social hai collegato il tuo profilo privato, può capitare che gli altri notino la foto postata qui in atteggiamenti inenarrabili, dove gli amici più burloni ti hanno taggato.

Che si fa?

E qui scatta un mini cortocircuito nella mente di chi vede questa foto:”ah tu lavori nel mondo digital e metti ste foto?!” 

E oltre a roteare gli occhi al cielo appena senti la frase, ti viene da pensare che sei consapevole di quello che pubblichi sui social e dell’uso che ne fai. E sai bene cosa consigliare o sconsigliare al tuo cliente quando si tratta di pensare e mettere in pratica la sua strategia di personal branding on line. Non dimentichi che i social e la rete possono portare beneficio a un brand e che più persone lo seguiranno, maggiori saranno le probabilità di avere commenti contro oltre a quelli positivi.

Al tempo stesso mi pare abbastanza logico che vuoi condividere su instagram d’aver appena mangiato una pizza buonissima o di festeggiare la chiusura di un contratto importante con una foto al di fuori delle classiche con contenuti che danno le risposte alle domande che gli altri si fanno, sei liberissimo di farlo. Non dimenticare che anche se hai un’azienda o sei un professionista, sei una persona, un essere umano non un robot che lavora H24 nel campo del web design, dell’user experience o del personal branding. I rompiscatole ci saranno sempre, nell’online e nell’offline. Trova il giusto equilibrio e non aver paura di essere te stesso nel web da professionista e non.

Hai ancora l’ansia di vedere danneggiato il tuo personal branding? Facciamo così: confrontati con un web designer come me o i miei ragazzi della Bruce Design. Insieme troveremo la strategia giusta per il tuo personal branding, con i nostri servizi. Nel mentre preparo una camomilla…
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