Migliorare la UX: è un ottimo investimento

Migliorare la UX vale

Per migliorare la UX ed ottimizzarla bisogna calcolare il ritorno economico ma bisognerebbe prima capire come fare.

Nel 2001, IBM, pubblicò un testo che parlava dei costi dell’usabilità iniziando a spiegare il valore dell’investimento.

In sintesi diceva: “Ogni dollaro investito nella facilità d’uso rende dai 10 ai 100 dollari“.

Negli anni, anche altre ricerche hanno confermato quest’idea, dimostrando anche come i difetti dell’user experience costino molto alle aziende per la produttività e i guadagni. Fare una spesa in redesign dei prodotti usati ne vale la pena affrontarla.

Infatti, misurare il ritorno sull’investimento in UX è importante per valutare l’impatto economico dell’inefficienza del sistema e sicuramente si avranno degli ottimi benefici.

Qual è la metrica corretta per il calcolo?

Ogni redesign deve soddisfare perchè è la base fondamentale per l’usabilità. Ma, di solito, i cambiamenti che si effettuano si fermano prima di capire quanto sia efficace il nuovo sistema che si sta adottando e quanto fa risparmiare o guadagnare .

Il calcolo del ROI deve far capire qual è l’aspetto del sistema che migliora tramite l’ottimizzazione della user experience.

Il ROI è il rapporto numerico che misura il rendimento degli investimenti fatti. Bisogna scegliere i KPI più giusti per valutare le modifiche effettuate al sistema usato ed all’interfaccia ma anche a tutta l’organizzazione.

Infatti, il redesign, potrebbe essere d’impatto sui percorsi interni di un’azienda (Internal ROI) o sul business (External ROI).

Queste metriche sono solo il punto di partenza affinché si possa misurare il “prima” e il “dopo” di un redesign della user experience.

Infatti,vanno presi in considerazione anche altri parametri quali: il numero degli utenti, il loro salario, la durata del periodo per cui si pensa che sarà adottata.

Per poter conoscere il ROI, il prodotto dei valori va rapportato all’ammontare dei costi di sviluppo che hanno permesso di migliorare la user experience.

Conosciamo i due tipi di impatto

E’ stato già accennato quali sono i due tipi di impatto ma ora li conosciamo più nei dettagli.

I due tipi di impatto sono:

  • Misurare l’impatto sull’efficienza interna di un’azienda (Internal ROI): la mancanza di usabilità nei prodotti o nelle procedure usate da un’azienda hanno una conseguenza sul tempo perso e sul denaro speso.

Infatti migliorare la user experience all’interno di un’azienda significa gravare sulla sua efficienza. L’efficienza è una dimensione misurabile se si prendono in considerazione gli aspetti sui quali pesa come il tempo per l’esecuzione di un task, il numero di richieste assistenziale, il numero di errori compiuti e le ore dedicate alla formazione o all’addestramento.

  • Misurare l’impatto sul business (External ROI): un prodotto destinato al pubblico ha delle importanti informazioni sulla vendita ed in particolare sul business. Anche in questo caso si parla di valutare l’impatto in base a delle metriche diverse secondo il tipo di fenomeno che si vuole misurare.

Il fenomeno che si vuole misurare riguarda:

  • l’aumento del numero le vendite,  l’aumento del conversion rate, la diminuzione dell’abandonment rate), la diminuzione del costo per l’assistenza clienti, l’aumento del valore medio della vendita, la crescita nell’uso del prodotto, la variazione del net promoter score, la variazione del numero di loyal visitors.

Dopo va pesato il valore monetario dei cambiamenti nei KPI di business. Aumentare il conversion rate                con lo sviluppo della UX porta molti vantaggi economici. Esistono anche dei tool molto utili per automatizzare            il calcolo.

Valutare l’impatto a breve e lungo termine

I miglioramenti portano validi benefici nel breve periodo ma è soprattutto nel lungo periodo che i benefici economici sono maggiori.

Questo perché va ad incidere sul task di routine e moltiplicano il ritorno economico degli utenti. Perciò si calcola il ROI anche sull’intero anno durante il quale si può sfruttare il sistema ottimizzato con il redesign.

Perché non si può fare a meno di investire in UX research & design

Le aziende o le organizzazioni spiegano che non hanno tempo per fare UX research e valutarne l’efficienza. Quindi si preferisce usare software di cui si conoscono i problemi senza considerare che un impatto negativo non porta benefici economici.

Perciò si preferisce avere un ritorno sull’investimento in quanto una UX migliore produce effetti migliori portando maggiori risparmi e guadagni.

Conclusione

Migliorare la UX è un investimento ottimo per tutte le aziende che si sono approcciati a questo meccanismo sapendo di fare e dare alla propria aziende una valida opportunità.

Condividi questo articolo:

Share on facebook
Share on google
Share on twitter
Share on linkedin

Migliorare la UX: è un ottimo investimento

Condividi questo articolo:

Share on facebook
Share on google
Share on twitter
Share on linkedin