Non svalutare il tuo personal branding con la negatività

Sfrutta il periodo no a tuo favore

Mettere stati su FB e Instagram rancorosi e livorosi su come da qualche settimana a questa parte il tuo lavoro non sia proprio roseo, il cliente abbia una personalità degna del dottor Jeckyl e Mr. Hyde e, per chiudere in bellezza, blaterare ai quattro venti quanto ti stia antipatica la fatturazione elettronica non ti fa bene. Non dà un’immagine di te utile al tuo personal branding. Come non ti è utile borbottare su quel collega che sembra aver fatto un patto con il diavolo visto che ha successo, una coda di clienti lunghissima e di sicuro un fatturato che lievita a vista d’occhio.

La negatività non porta niente di buono

Io te lo dico: tutta sta negatività non ti porta da nessuna parte. Ti fa male. Non piace a nessuno la persona in costante lamentela, fidati. Non fraintendermi. Tutti abbiamo la giornata storta che ci fa dire ma chi me l’ha fatto fare o capitano tutti a me ed è diventata quasi una prassi sfogarsi sul web. È naturale può capitare. Quello che dopo un po’ non si sopporta più è la negatività emanata. E di solito fa il giro, torna indietro e ti colpisce di nuovo facendoti vedere tutto ancora più nero e nessuna via d’uscita.

Quando le persone vedono i tuoi post o le tue storie dove schiumi di rabbia o ti lamenti, la prima volta ti sono vicine perché si immedesimano, la seconda pure ma già alla terza o quarta ti saltano a pie pari. A lungo andare ti eviteranno e ti staranno alla larga. La persona negativa non piace a nessuno. In poco tempo il tuo personal branding inizierà a colare a picco. Nessuno ha voglia di aggiungere negatività a quella che ha già. Tanti non la esternano o lo fanno in maniera diversa. Le cose negative che non portano a un qualcosa di positivo, annoiano. E se tu usi i social come strumento per attirare futuri clienti, cosa credi che possa pensare chi arriva sulla tua pagina e vede buona parte del tuo feed negativo?!

La negatività a tuo favore

Una parte della negatività la puoi usare a tuo favore. Hai avuto un problema X che ti ha fatto incavolare? Puoi sfogarti, è umano. Però al tempo stesso potresti chiedere se qualcuno ha avuto la stessa esperienza e come l’ha risolta. In questo modo rendi partecipe chi ti segue e forse trovi persino la soluzione.

La positività porta altra positività. Te lo ricordo in caso fossi ancora in fase caffettiera a parlottare tra te e te a più non posso. I successi danno speranza, rincuorano. Il fatto che ti congratuli con un tuo collega o amico per il suo nuovo traguardo ti fa vedere agli occhi degli altri come una persona umana e non invidiosa, e ciò è un bene. Persino il fatto che non ostenti i tuoi successi con fare megalomane ma con una certa timidezza comunica che tutti ce la possono fare a realizzare il proprio percorso lavorativo nonostante qualche inciampo. La persona positiva attira altre persone, spesso quelle più influenti del tuo settore o della rete. Queste collaborazioni o rapporti oltre a farti bene dal punto di vista umano, fanno bene anche al tuo brand.

Come web designer non ho la formula magica per risolvere le giornate in uno schiocco di dita. In compenso io e il mio team sappiamo come sfruttarle per rafforzare il tuo personal branding, dai un occhio ai nostri servizi.
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