L’happy end della user experience

Non sottovalutare ciò che si prova alla fine della user experience

“Alla fine poi com’è andata?” Quante volte te lo sei sentito dire dai tuoi amici? E questa frase non è un caso e la puoi rapportare benissimo persino alla user experience.

La fine di una user experience è un qualcosa che non devi mai tralasciare nell’online. Specie all’interno del tuo sito web con il quale lavori e paghi le bollette ogni mese.

Pensare alla fine è un buon inizio

Pensare, progettare e disegnare la user experience di un sito web su wordpress o di un’app non è facile. Ma quando viene fatta nei migliori dei modi dà tante soddisfazioni e gratifica su vari fronti. Spesso si tende a tralasciare la parte finale della user experience in un sito web o in un ecommerce, sbagliando.

La parte finale della ux non va

Mettiamo caso che tu voglia far iscrivere a un tuo evento live gratuito sul tuo sito web o vuoi vendere un tuo corso online realizzato con dei video. La grafica del sito è fantastica, il framing è curato in ogni dettaglio, tutta la user experience e la user interface è stata calcolata, testata e disegnata insieme allo user experience designer ma qualcosa non va.

Proprio alla fine del processo d’acquisto o di iscrizione ci sono degli abbandoni. In pratica chi voleva essere a quell’evento o voleva fare il videocorso si era già illuso di essere lì e di imparare. Invece si ritrova deluso e scontento davanti a un monitor o allo smartphone.

Un presentatore della tv di qualche anno fa direbbe che:”qualquadra non cosa!” Esatto. C’è un qualcosa che stona alla fine di tutti i passaggi. Eppure l’usabilità del sito web è stata fatta coi fiocchi. Sicuro?

Ti faccio un esempio: vai dal dentista. Durante la visita è tutto ok. Proprio verso la fine senti dolore. Il risultato? Tu di quell’esperienza ricorderai che in conclusione della visita hai sentito dolore e questo influenzerà la tua decisione di tornare o meno per il controllo successivo.

Progettare l’emozione finale dell’ux

Non sempre possiamo prevedere come andranno le cose. Ma quando si progetta un sito web e la sua usability, sì. Puoi lavorare per far si che la persona viva un’emozione positiva alla fine della user experience. In modo da avere un buon ricordo, fidarsi di te e del tuo sito e tornare. Pensa tutto ciò migliora pesino il tuo personal branding.

Questo perché quando viviamo un’esperienza tendiamo a memorizzare cosa abbiamo provato all’inizio e alla fine. E se alla fine abbiamo c’erano delle emozioni negative, catalogheremo quella esperienza come un qualcosa che è andato così così/quasi male piuttosto che vederla nel complesso come un qualcosa tutto sommato positivo.

Seguimi nel ragionamento

Se navighi in un sito e vivi un’esperienza d’uso piacevole in alcuni casi il cervello neanche ci fa più caso. Lo dà quasi per scontato che debba andare bene perché ormai i siti web più famosi ci hanno viziato. Mentre se un qualcosa si inceppa a metà strada o alla fine, ti fa arrabbiare o perdere tempo, quel sito lo riterrai un qualcosa di negativo da non considerare mai più.

Ecco che lo user experience designer dovrà pensare bene a come far concludere la user experience all’interno di un sito web, di una piattaforma o dell’uso di un’app. Insomma dovrà far in modo che si provino emozioni positive e non negative.

Sono un web designer e ho visto come nel tempo la ux ha aiutato i siti web a fare il botto. Io e la mia squadra di bruce design grazie ai nostri servizi, li creiamo da happy end.

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