Intervista a Maura Cannaviello si parla di come creare un corso

Eccoci qui per la seconda intervista fatta a Maura Cannaviello. Io come tanti miei colleghi siamo abituati a fare parecchi corsi annuali per stare aggiornati sulle varie novità del settore di appartenenza.

Ad ogni evento o corso di cui ho fatto parte mi sono sempre chiesto come si sviluppa e da dove si comincia a creare un corso. La mia curiosità supera ogni limite e la voglia di crescere permane, cosi mi sono fatto un idea più chiara facendomi spiegare da Maura come si crea un corso professionale. Comiciamo subito….

Siamo di nuovo qui a parlare con Maura oggi. Ci ricordi di cosa abbiamo parlato nella scorsa intervista? (cosi da ricordare link tuoi – ebook ecc )

Ciao Francesco, l’ultima volta che sono stata qui abbiamo parlato di un argomento che mi sta molto a cuore, l’importanza dell’email marketing per un business online!

Qual è il primo passo da fare per creare un corso di formazione?

Innanzitutto è importante capire il livello di preparazione delle persone a cui ci rivolgiamo, questo per realizzare un corso che rispetti le aspettative di chi lo frequenta (troppo o troppo poco approfondito). Subito dopo, è buona regola stilare per punti (moduli) i temi da affrontare anche in base alle ore a nostra disposizione.

Hai fatto una lista ben precisa di contenuti da trattare e ora?

Dal momento che il corso avrà una parte orale (dal vivo o registrata) è utile preparare una presentazione dove ogni slide introduce il nuovo tema, che può essere sviluppato su 3,4 pagine, non di più perché potrebbe risultare troppo lungo e didascalico quando invece conta molto anche l’interazione dal vivo.

Perché si trovano ancora pochi corsi con un test di valutazione ad ogni lezione o anche finale?
Utilizzare i questionari o i vari sondaggi ti servono a quale scopo?

È importante accordarsi con gli organizzatori che a volte possono prediligere un loro modello formativo per il corso, che può prevedere o meno una valutazione pre e/o post lezione. Ma se ho carta bianca, in genere mi piace capire chi ho davanti, quanto ne sa della materia, non tanto per “assegnare un voto” quanto perché anche dallo scambio di informazioni può nascere un momento formativo e temi interessanti da approfondire durante le lezioni.

La maggior parte dei corsi vengono svolti a Milano e a Bologna se non sbaglio e sono quasi tutti in aula perché non farli in streaming o dare la possibilità di scegliere tra streaming e aula?

Credo che la tendenza stia cambiando perché è in aumento la domanda di chi ha necessità di formarsi anche a distanza e in orari “non canonici” magari perché ha un lavoro oppure una famiglia, prediligendo un corso in streaming che solitamente è meno caro e meno vincolante.

Cosa comporterebbe fare un corso anche online?

Francesco ti svelo che dopo un corso in aula sto partecipando alla realizzazione di un corso in streaming. Le modalità sono pressoché le stesse, cambia il modo di fruizione. Il docente prepara le lezioni che verranno registrate in moduli e pubblicate su un determinato sito per essere usufruite da chi è interessato. Ovviamente, viene a mancare la parte di interazione in tempo reale che però può essere supplita da commenti/mail a cui rispondere in un secondo momento,

Per finire secondo la tua esperienza lavorativa per avere un corso di successo cosa non deve mai mancare?

A mio avviso un corso di successo deve avere una buona parte pratica per mettere subito in campo, chiavi in mano, quanto appreso durante le lezioni!

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