La storia del logo in bianco e nero

Credo che tutti i Graphic Designer si sono sentiti dire che se il logo non funziona in bianco e nero non sarà allora efficace e quindi da riprogettare in parte o totalmente. Ogni buon designer che crea loghi, marchi e brand non può non prendere in considerazione questo insegnamento ma vorrei farti una domanda:”In futuro si dovrà prendere in considerazione il fatto di fare ancora un logo in bianco e nero?”.

Per mia esperienza personale direi che dipende dal suo utilizzo finale. La maggior parte delle aziende per cui ho lavorato non gli è servito mai il logo in bianco e nero proprio perché i contesti con gli anni cambiano. Come mai in passato si usava molto di più ed ora non così tanto?!

Il logo in bianco e nero con una situazione contorta

Bisogna sapere che alcuni anni fa progettare un logo in bianco e nero era normale farlo. I costi per andare a creare biglietti da visita, volantini, carte intestate e tanto altro era molto alto quando si andava a utilizzare i colori. .

Ecco perché non ci si permetteva di andare a creare questa oggettistica a colori. All’epoca quando creavi un logo in bianco e nero e vedevi che non rendeva in varie modalità di applicazioni si era tenuti a richiedere un cambio di programma cercando di ripensare a tutto il logo o il marchio che si aveva in testa.

Un’azienda poi verso gli anni ‘80 dimostrò a tutto il mondo che un passo in avanti si poteva fare.  Fu proprio la Apple a creare il proprio logo a colori in tutte le varie versioni. Si notava come questo logo fosse pieno di colori dato che aveva tutte le sfumature dell’arcobaleno e non quel colore grigio che conosciamo oggi.

In quegli anni vedere un logo colorato era veramente difficile, soprattutto se si deve pensare che si doveva stamparlo a colori ovunque dove possibile, ovviamente. Questo modo di vedere portò un certo pensiero di ricchezza verso il brand ma soprattutto di conoscenza verso Apple.

Il logo in bianco e nero è l’inizio della fine

Mi sono capitate molte volte negli anni precedenti, delle aziende che si lamentavano del fatto che si mandava prima di tutto il logo in bianco e nero e poi solo in un secondo momento si sceglievano i colori. Si chiedevano la motivazione di questa procedura dato che non la capivano ma quando si spiega che viene creato il logo in bianco e nero per dare la possibilità di avere anche il giusto impatto su certi testi cartacei tipo un giornale quotidiano, tutto è più chiaro.

Ci sono molti designer che cominciano il loro lavoro di creazione del logo richiesto dal cliente dal bianco e nero, solo per concentrarsi sulla progettazione del brand stesso, così da non essere distratti da altre fonti come il colore e le varie sfumature che ci possono essere. Posso anche dirti che quando si chiede all’azienda se hanno bisogno del logo in bianco e nero per eventuali pubblicazioni su stampa di giornale o vetrofanie l’azienda ci rimane un po’ male dato che non ci aveva pensato e allora li bisogna capire bene l’obbiettivo dell’azienda e il target di persone.

Perché ci si può trovare anche davanti al logo concluso, senza prendere in considerazione la stampa cartacea in bianco e nero, dato che si erano messe certe solide basi nei colloqui per capire le varie intenzioni dell’azienda. Ma se poi all’ultimo, quando hai finito il logo, l’azienda torna sui suoi passi chiedendoti anche il bianco e nero e tu non hai preso minimamente in considerazioni certe regole fondamentali, cosa fai? La metti via e rifai tutto, dato che non hai specificato con precisione del logo in bianco e nero perché serviva.

come fare un logo in bianco e nero

Ci sono due soluzioni principalmente per fare un logo in bianco e nero, oltre a quello che ti ho detto prima cioè quello di andare a creare fin da subito una base solita con il bianco e nero per poi valutare tutte le varie sfumature del caso con il programma con cui stai disegnando in questo caso Adobe Illustrator.

La prima soluzione è quella di andare a fare un rebranding del logo che si aveva già e quindi andarlo a modificare parzialmente o del tutto per portare anche il bianco e nero dentro al proprio logo, questa procedura è stata fatta da molti colossi come la Microsoft o Msn.

La seconda soluzione sarebbe quella di andare a creare una variante del logo in bianco e nero e quindi si vanno a modificare certi particolari del proprio logo, cosi da poterlo ricreare in bianco e nero senza perdere l’autenticità che ha il logo stesso, questo è stato fatto per esempio in certi casi come sul logo di Instagram.

Le sfumature una vecchia bestia nera

Si lavora sempre meno per il cartaceo e si lavorare sempre di più per il digitale e qui si brucia finalmente un problema che in molti anni ha creato non pochi problemi a noi Graphic Designer cioè le sfumature da mettere nel logo che ci chiedeva insistentemente il cliente. Per fortuna questo piccolo danno collaterale è crollato con questa inversione di marcia, dato che il lavoro si è spostato nel digitale e quindi le sfumature si possono lasciare senza nessun problema non recando nessun danno al logo.

Un parere personale

Credo che ormai i loghi bianchi e neri siano superati in tutto e per tutto dato che la stra grande maggioranza lavora su internet. In caso si vogliano creare dei cartelloni o dei volantini il problema non c’è più dato che si possono fare anche a colori con un prezzo veramente contenuto.

So molto bene che qui vado contro a molti miei colleghi, ma tutto sta anche nel capire il vero scopo di quel logo, il lavoro, l’obbiettivo e dove andrà a finire. Comunque sia come ti ho detto nei paragrafi precedenti si ha la possibilità di andare a creare una variazione del logo, ricordando di non modificare troppo lo stile del brand.

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