Ogni studio di usabilità è differente, ma occorre sempre una preparazione adeguata: ecco alcune attività atte alla sua pianificazione
Ciascun studio di usabilità si basa su specifici obbiettivi e vincoli. Per questo sono differenti da tra loro. Per condurre al meglio le ricerche sugli utenti si deve pianificare una strategia adatta, al fine di ottenere ritorni concreti rispetto all’attività eseguita. Se avete altri dubbi riguardo il vostro sito web, qui ci sono tutti i servizi offerti dal nostro team specifici per ogni vostra esigenza, come ad esempio l’ottimizzazione del sito o la creazione del brand per l’ azienda.
A cosa serve lo studio di usabilità e l’importanza di definire gli obbiettivi
Attraverso questo step si devono rilevare le aree di interesse, eventuali domande e gli obbiettivi dello studio. Definire questi aspetti è importante per valutare quale metodologia di ricerca utilizzare. Gli studi di usabilità sono attività utili per la raccolta di dati qualitativi e quantitativi rispetto al comportamento dell’utente. Questo è utile anche per risolvere eventuali problemi relativi al design del sito. Prima di tutto, ovviamente, occorre progettarlo: noi possiamo aiutarvi a realizzare un sito web professionale nel rispetto dei vostri obbiettivi e del messaggio che volete trasmettere ai vostri potenziali clienti. Se l’obbiettivo dello studio è quello di raccogliere feedback attitudinali è opportuno scegliere metodi di ricerca alternativi.
Impostazione e formato dello studio
Al fine di delineare quale metodo di ricerca sia più adatto ad una specifica situazione, ecco alcune considerazioni: prima di tutto, occorre specificare che, per questioni di comodità, la maggior parte degli studi di usabilità viene eseguito in laboratorio. Questi possono avvalersi di un moderatore, che forniscono diversi spunti di design e maggiori opportunità di comprendere i problemi tra gli utenti. Gli studi possono essere eseguiti di persona o da remoto, ma si consiglia di effettuarli di persona, perché si possono rilevare anche segnali indicativi forniti dal linguaggio non verbale.
Numero dei partecipanti
Per le ricerche di tipo qualitativo saranno sufficienti 5 partecipanti. Se lo studio coinvolge utenti di target differenti, si consiglia di creare gruppi da 2-5 partecipanti. Diverso è se si eseguono delle indagini quantitative, dove il gruppo degli utenti deve essere composto da 20-30 partecipanti.
La scelta degli utenti più rappresentativi
Per ottenere risultati significativi occorre coinvolgere il campione maggiormente rappresentativo. È opportuno scegliere coloro che si avvicinano di più alle Personas che rispondono meglio a caratteristiche demografiche, comportamentali e attitudinali definite per lo studio.
I compiti, o scenari, relativi allo studio di usabilità
Durante gli studi, i ricercatori chiedono agli utenti di completare delle attività, dei compiti, generalmente definiti scenari. Ne esistono di due tipi: compiti esplorativi, ovvero attività atte a valutare specifiche informazioni e i compiti specifici, attività che prevedono azioni più ottimizzate. La pianificazione dei task che l’utente dovrà effettuare è fondamentale per ottenere risultati concreti. Occorre non confondere il concetto di usabilità con user experience: ecco le differenze maggiori.
Attuare lo studio pilota
Una volta definiti i task è opportuno condurre uno studio pilota, ovvero uno studio per delineare e pianificare meglio le sessioni di attività. Questa prova può risultare utile anche per assicurarsi di aver scelto i partecipanti più rappresentativi. Questi sono particolarmente importanti per lo sviluppo di ricerche online non moderate, perché non è possibile effettuare delle modifiche live o specificare eventuali dubbi degli utenti.
Quali metriche valutare
L’obbiettivo di tutto questo procedimento è quello di acquisire conoscenze a livello di progettazione. Le più comuni metriche di usabilità sono: tempo per svolgere il compito, indice di soddisfazione, tasso di successo, percentuale di errore. Riguardo alla raccolta di dati soggettivi, come la facilità d’uso, si dovrà definire in quale momento della ricerca si richiederà la compilazione del questionario. C’è anche la valutazione euristica, uno dei metodi principali per il controllo dell’usabilità.
Stabilire le fasi dell’attività
A questo punto sarà opportuno stilare una scaletta con tutte le fasi dell’attività, che dovrà contenere delle informazioni chiavi: nome del prodotto o del sito da studiare, obbiettivi della ricerca, compiti o scenari, aspetti logistici come le tempistiche, e la tipologia di studio, i profili dei partecipanti, le metriche e i questionari.
La collaborazione tra i partecipanti del team
Tutti questi studi sviluppano la collaborazioni tra i soggetti del team. Si crea quindi un “terreno comune” atto a condividere e impiegare le risorse per la progettazione. È importante che diversi componenti del team partecipino alle sessioni dello studio al fine di valutare live le necessità degli utenti e progettare miglioramenti che riducano attriti e difficoltà.
Lo studio di usabilità è importante per garantire ai tuoi utenti un experience coinvolgente
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