La user experience ha una sua storia

Siamo circondati dall’user experience

Jailhouse rock di Elvis Presley in quei giorni suonava a più non posso nei jukebox della città. Nella fabbrica della Ford e della Toyota si studiava un nuovo metodo per far lavorare meglio i lavoratori, ottimizzare i tempi della catena di montaggio del nuovo sogno americano. C’era qualcosa nei processi di produzione e in quell’usabilità che non andava. In compenso puntare sul benessere delle persone che vi lavoravano era già un ottimo passo di svolta. D’altronde chi meglio di loro poteva segnalare cosa non andasse e una soluzione per poterlo migliorare?

I ragazzi della fabbrica avevano avuto il benestare dal capo per indicare quali potevano essere i modi per snellire e rendere più veloce un passaggio fino ad allora complesso. I vertici della Toyota avevano persino fatto installare una corda da tirare per fermare momentaneamente il processo produttivo in modo da correggerlo e migliorarlo sul campo.

Questa collaborazione fece in modo che l’esperienza dei lavoratori di una fabbrica d’auto facesse comprendere quanto deve essere snello e semplice un processo che porti a un obiettivo ben chiaro. Un processo lavorativo più facile rendeva più efficiente il lavoratore che lavorava in maniera più sicuro per la propria incolumità. In questo modo sentendosi davvero utile alla fabbrica per la quale lavorava, la sua gratificazione personale era migliore come la sua produttività.

Gli anni ‘70 della tecnologia

Man mano che la tecnologia avanzava negli anni ‘70-’80, e i pc iniziavano a fare il loro ingresso in società come personal computer, si capì che la schermata e le immagini che le persone vedevano negli schermi dovevano essere sistemate in una determinata maniera per far si che fossero davvero fruibili da tutti e non solo dagli addetti ai lavori.

Alcune delle decisioni prese a quei tempi sono visibili nel tuo notebook di oggi. Ad esempio le finestre di ciascun file presente nel pc. E come si collegano i pc alle rivoluzioni fatte nella catena di montaggio di una fabbrica? Proprio alcuni di quei processi studiati e sviluppati per migliorare la vita dei lavoratori in una catena di montaggio si utilizzano ancora adesso per far sì che i processi di un’esperienza d’uso di un computer, di uno smartphone, di un’app siano alla portata di tutti. E come hai potuto capire non è un concetto nato solo con l’avvento degli ecommerce o dei siti web.

Quando si inizia a parlare davvero di User Experience?

Ma quando si inizia a parlare davvero di User Experience? Intorno agli anni ‘90. Come l’operaio della Toyota e della Ford dovevano essere in grado di svolgere un compito complesso in maniera semplice, anche chi usava il computer doveva riuscirci senza essere un programmatore o un ingegnere informatico.

Il computer faceva cose strabilianti. Elaborava una moltitudine di dati con un semplice gesto da parte di una persona. Quindi in poche parole la UX è quello che provi quando ti interfacci con un qualcosa. Nel mio campo di web designer la utilizzo per far in modo che il tuo sito  sia di facile utilizzo (in gergo abbia una buona usability) e ti aiuti nel tuo lavoro e nel tuo business.

Mettiamo caso che tu punti su dei webinar, io devo fare in modo che questi all’interno del sito web creato si possano guardare in maniera semplice. Se fanno parte di una lezione su di un argomento specifico, strutturato su più capitoli, questi, guardandoli da fuori devono avere un senso logico semplice e intuitivo. Devo fare in modo che il tuo studente trovi subito il video corso che gli serve senza perdere tempo navigando a vuoto nel sito. Il che porterebbe all’abbandono del sito e addio studente/cliente. Stesso processo per le varie fasi d’acquisto in un ecommerce.

Alla fine la User Experience è…

La UX è l’esperienza d’uso della persona davanti a un sito, un’app, un servizio, un negozio fisico, una persona, un oggetto dove emozioni, pensieri e aspettative ne fanno parte. Siamo circondati da grandi e piccole UX. Quando la UX di un sito web è fatta come si deve farà provare una piccola gioia momentanea di cui il cervello umano è ghiotto. In questo modo la tua mente registrerà che acquistare da quel sito internet è un gioco da ragazzi e quindi ci tornerai.

Io e il mio team di Bruce Design sappiamo come creare con i siti web piccole gioie in un mondo di #maiunagioia. Ecco perché la UX fa parte dei nostri servizi.
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